Osteopatia Pediatrica

Premessa: la consultazione da un osteopata non può sostituire i controlli dal pediatra, che sono indispensabili!

Perchè portare il vostro neonato o bambino da un osteopata?

  • Allattamento: difficoltà a succhiare un seno o dal biberon.
  • Articolazione dentale (prognatismo, deviazione mandibolare, ecc.).
  • Asimmetria facciale (occhio più piccolo, bocca deviata, orecchio più anteriore, ecc.)
  • Coliche infantili.
  • Craniostenosi: solo la chirurgia può porre rimedio a questa patologia. Tuttavia, le consultazioni osteopatiche possono aiutare a correggere le asimmetrie facciali che sono legate a disturbi funzionali associati.
  • Ipereccitabilità nei neonati e nei bambini: schiena e/o gambe rigide, pugni chiusi con i pollici dentro.
  • Paralisi cerebrale – aiuto nella gestione della paralisi cerebrale – in collaborazione con fisioterapisti, psicomotricisti, …
  • Lussazione congenita dell’anca in collaborazione con un ortopedico. La consultazione non sostituisce l’uso di un dispositivo ortopedico (pantaloni di abduzione, imbracatura, ecc.); tuttavia, 2 o 3 consultazioni possono ridurre il tempo del trattamento ortopedico…
  • Ortodonzia: follow-up osteopatico nei primi anni e/o in associazione al trattamento dentofacciale o ortodontico. Bruxismo, deglutizione atipica.
  • Infezioni sierose dell’orecchio (alcune) e alcuni problemi ORL.
  • Paralisi facciale ostetrica.
  • Paralisi ostetrica del plesso brachiale non completa in collaborazione con un ortopedico.
  • Piedi varo (deformità), piedi torti, astragalo grave, in associazione al trattamento fisioterapico.
  • Reflusso vescico-ureterale (alcuni) (non legato a un’anomalia viscerale).
  • Rigurgito (GERD – reflusso gastroesofageo) (alcuni) non legato all’allergia alle proteine del latte.
  • Respirazione dalla bocca e non dal naso
  • Situazioni di prematurità (accompagnamento durante una gravidanza), deformazione craniofacciale legata a una lunga permanenza in un’unità neonatale.

Inoltre l’osteopata accompagnerà il neonato e bambino durante le sue fasi di crescita neuropsicomotorio e se necessario chiederà supporto a figure come il neuropsichiatra infantile che lo aiuterà nel suo percorso di crescita motoria, neurologica e psicologica.

Lettura consigliata:

E’ nato un bimbo” di Mario Castagnini