Qualche curiosità sulla lingua, sulla deglutizione e sul russamento & Esercizi

In campo medico si dà molta importanza al monitoraggio di un piccolo organo, ma molto importante: la LINGUA. Si osserva il suo colore, la sua forma, la secchezza, il gonfiore. Il medico o lo specialista, in seguito, può decidere di approfondire con esami specifici in base a cosa “vede e dice” la lingua (1).

La lingua è un organo molto piccolo ma formato da tanti muscoli, estrinseci (collegati inoltre all’osso ioide) ed intrinseci con una radice (la parte iniziale) e una inserzione libera, la punta. Il tessuto connettivo (la fascia) tira a se la lingua nei punti eventuali di restrizione, coinvolgendo il piccolo ma importante osso ioide che dà preziose informazioni sulle possibili deviazioni fasciali che inficiano l’armonia posturale.

La lingua ha così un compito molto importante, soprattutto per l’osteopata: può influenzare la nostra POSTURA, e non solo!

In situazioni non fisiologiche (non normali) la lingua modifica la sua morfologia per colmare gli spazi verticali, anteriori e laterali della bocca e in questo modo si verificano cambi di postura su tutto il corpo causando: mal occlusioni dentali, alterazione della curva lordotica cervicale (in particolare con la vertebra più alta del collo C1), deglutizione scorretta che a sua volta può causare:

  • Cefalea muscolo-tensiva o Emicrania
  • Scorretta pressione o algia auricolare e acufeni
  • Vertigini
  • Dolore alle spalle
  • Dolore alle tempie
  • Patologie delle vie respiratorie
  • Dolore vertebrale, principalmente cervicale
  • Dolore in corrispondenza dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
  • Stanchezza cronica, irritabilità, ansia e stress

(2)

Un po’ di Fisiologia e Biomeccanica

La deglutizione viene definita come la propulsione dei cibi dalla bocca alla faringe, la punta della lingua si mette in contatto con le rughe palatine (strutture situate sul palato duro, appena dietro i denti incisivi), la parte centrale con il palato duro e la porzione posteriore contro la porzione faringea a 45°, durante questo processo i muscoli masseteri (della guancia) sono contratti, determinando il contatto dei molari, mentre i muscoli facciali e cervicali (accessori) non vengono usati. (3)

CURIOSITA’ La deglutizione inconscia della saliva avviene circa ogni 30 secondi nella veglia e ogni minuto nel sonno, cioè 1600-2000 volte in 24h.

Il movimento della bocca è legato alla possibilità di traslazione della terza vertebra cervicale (C3) ed è condizionata da due fattori: uno stomatognatico, legato ad una corretta posizione della mandibola ed uno extra-stomatognatico legato ad una corretta postura corporea. Entrambi i fattori sono influenzati e influenzano il meccanismo deglutitorio. La cintura scapolare sostiene ed equilibra la testa che riposa sulla prima vertebra cervicale (C1). Anatomicamente possiamo individuare dei triangoli che assicurano l’equilibrio reciproco degli elementi ossei:

occipite > mastoide > osso ioide > mandibola > clavicola > scapola

L’insieme dei triangoli muscolari si trova ricoperto dal platisma (ampio muscolo mimico del collo), quindi qualsiasi modificazione della testa, della mandibola o della lingua, ne influenza reciprocamente la sinergia muscolare e meccanica.

La relazione tra lingua, postura e rachide cervicale è spiegabile perché sia durante la deglutizione sia durante l’apertura e la chiusura della bocca intervengono vari gruppi muscolari che appartengono al tratto cervicale, cranico e della cintura scapolare.

In Osteopatia, inoltre, si studia la lingua, perché essa può influenzare la meccanica del coccige. La spinta della lingua sul palato esercita un’azione di stimolazione del meccanismo respiratorio primario (si tratta di una respirazione dei tessuti interni del sistema nervoso centrale, che a sua volta regola la respirazione polmonare) favorendo una spinta anche sulla base del cranio, questa forza viene trasmessa attraverso le fasce meningee (del cranio e della colonna vertebrale) fino al coccige* (quindi ogni trauma sul sedere si ripercuote sul cranio e anche sulla deglutizione). Nel cranio questa forza viene percepita anche sulla ghiandola ipofisaria influenzando il sistema endocrino (quindi influenzandone la produzione di ormoni). In virtù della continuità dei muscoli attraverso in tendine centrale, la lingua influenza, anche, l’attività dello stomaco e dell’intestino.

CURIOSITA’ Il *tendine centrale o Asse Aponeurotico centrale (nel disegno sottostante si vede in azzurro) è una catena interna al corpo che realizza un collegamento fra i 4 diaframmi : tentorio del cervelletto, stretto toracico superiore (composto dalla muscolatura del collo e delle spalle), diaframma toracico e diaframma pelvico o perineo. Questa catena permette a molti muscoli che trova sul suo passaggio di ancorarsi a lui. Nella statica ha un ruolo di trasmissione delle informazioni; coordina e armonizza e ammortizza i traumi esterni. (4,5)

In età pediatrica

Nella prima fase di vita del neonato è fondamentale l’attaccamento al seno, e il bambino avrà in modo esclusivo il latte materno durante i suoi primi mesi di vita. E’ compito dell’osteopata valutare tutti i meccanismi che riguardano sia il piccolo che la madre che in qualche modo possano impedire l’alimentazione esclusiva al seno. Una poppata efficace è il risultato della sincronizzazione dinamica tra i movimenti ritmici della mandibola e della lingua del bambino con il riflesso di emissione del latte. Il bambino si attacca in modo da coprire capezzolo e parte dell’areola e il capezzolo viene portato in fondo tra palato duro e molle. I movimenti peristaltici della lingua aiutano a trasportare il latte, che arriva nella parte posteriore dell’orofaringe (gola) dove viene deglutito. Tutte queste fasi (suzione, deglutizione e respirazione) sono coordinate dal sistema nervoso centrale in modo da consentire l’alimentazione continua senza interrompere la respirazione.

Alcuni autori hanno postulato che, in un bambino, stimoli stressanti e disturbi fisiologici non risolti potrebbero interferire con la coordinazione neuro-motoria, che è alla base dei meccanismi di allattamento al seno.  Anche la prematurità potrebbe causare il mancato attaccamento al seno, in quanto nelle ultime settimane della gravidanza si completa lo sviluppo cerebrale, polmonare ed epatico. Nel caso di bambini pretermine si parla inoltre di immaturità delle funzioni gastrointestinali, della deglutizione e della peristalsi intestinale, che di conseguenza possono determinare difficoltà nell’alimentazione al seno. (6)

Alterazioni e disfunzioni

– La postura dipende anche dalla lingua. Alcuni muscoli possono creare un “disordine meccanico” all’osso temporale (osso dell’orecchio) alterando la funzione dell’apparato vestibolare (organo deputato all’equilibrio). Ma può anche essere che alcuni muscoli trazionino leggermente l’osso ioide causando dei spostamenti delle spalle e del collo.

– la deglutizione atipica (scorretta)                                                                                              La punta della lingua spinge contro o tra i denti frontali o ancora rimane bassa senza muoversi, quindi accade che la parte centrale della lingua collassa, la parte posteriore si solleva contro la volta della bocca. Così tutta la pressione viene scaricata sui denti, piuttosto che sul tetto della bocca e la lingua spinge contro i denti. Questo atteggiamento viene riscontrato soprattutto nelle persone che russano.

– L’arte della masticazione: l’atto del mangiare inizia con la masticazione. Essa è una pratica essenziale per sintonizzare il cibo col vostro sistema e favorire una buona digestione. Il nutrizionista americano Horace Fletcher (1849-1919) divenne famoso per il “fletcherismo”: l’arte della masticazione lenta. Quando non si mastica bene, infatti, mischiato al cibo, scende anche dell’aria che può provocare aerofagia causando disturbi gastro-enterici. A volte, per non caricarsi di farmaci che possono provocare a lungo andare effetti collaterali, basterebbe fare una visita dall’osteopata, il quale con una valutazione approfondita della vostra storia clinica, potrebbe identificare la prima causa del vostro disturbo e tramite tecniche e approcci scelti accuratamente per voi, riarmonizzerebbe il vostro organismo che è unico e irripetibile (7).

Test e Esercizi

– Come capire se si ha una scorretta deglutizione?

TEST: Tirate fuori la lingua di circa 3 cm e bloccatela tra i denti. Ora cercate di deglutire, se riuscite facilmente senza portare la testa indietro (quindi senza attivare la muscolatura accessoria della cervicale) allora siete già a buon punto; altrimenti se deglutite a fatica o se proprio non riuscite, ecco un esercizio che fa per voi:

  • prendete un fazzoletto (meglio una garza) tirate fuori la lingua e pinzatela, tirate (piano, non dovete avvertire dolore) la lingua in tutte le direzioni (alto, sinistra, basso, destra … in obliquo) quando percepite che tira rimanete lì qualche secondo (contando 1001, 1002, 1003… 1007) poi lasciate, ricominciate il giro e percepite dove la lingua non va (e se serve, ricominciate). Qui trovato un video che spiega l’esercizio.

I risultati non saranno immediati, ma con perseveranza e pazienza, quando ripeterete il test vedrete dei risultati.

– Esercizi per contrastare il russamento: la lingua, il palato molle e l’ipofaringe sono le 3 strutture che si rilassano durante il sonno, chiudendosi e limitando il naturale flusso d’aria in entrata e in uscita attraverso la bocca e il naso causando così il russamento. Esercitare i muscoli di queste aree riduce la restrizione del flusso d’aria e alla fine consente ai muscoli, nuovamente tonici, di mantenere naturalmente la loro posizione senza rilassarsi.

  • Allenamento di forza della lingua: i metodi per aumentare la forza sono paragonabili ad esercizi di yoga per la bocca, poiché implica stretching e allenamento della posizione. Si trattano di enfatizzare la ripetizione rapida anziché sullo sforzo lento e intenso poiché quest’ultimo genera massa e non tono, la qual cosa non è auspicabile se si cerca di mantenere aperte le vie respiratorie. In particolare l’obiettivo è mirare alla base della lingua e i muscoli che ostruiscono le vie respiratorie superiori.

Es. 1 : portate fuori la lingua quanto più possibile. Toccate con la punta della lingua l’attacco del naso, quindi abbassatela per toccare il mento e, infine, muovetela di lato per toccare la guancia sinistra e poi la destra. Ripetete rapidamente i movimenti per 10 volte.

Es 2: arricciamento della lingua: muovete la punta della lingua all’indietro nella bocca verso il palato molle. Tiratela indietro quanto più possibile, quindi riportatela in avanti a toccare il retro dei denti superiori. Ripetete rapidamente il movimento per 10 volte.

Es 3: suoni a bocca chiusa: trattenete leggermente la punta della lingua tra i denti. Emettete un suono a bocca chiusa iniziando da un tono basso per poi aumentarlo di frequenza fino a produrre un suono il più acuto possibile. Ripetete l’esercizio per 10 volte.

  • Rafforzamento del palato molle: è una delle parti principali della gola che viene coinvolta nel russare. E’ una struttura morbida e mobile ubicata nella parte posteriore della bocca che può entrare in vibrazione producendo il rumore tipico del russare. La sua funzione principale è impedire che cibo o liquidi entrino nel naso quando si mangia o beve.

Es. 1: stretching della bocca (l’ippopotamo): Spalancate la bocca il più possibile e dite  <<Aaaaaaah>> per 20 secondi. Usate un timer, ripetete l’esercizio una volta.

Es. 2: intervalli: a bocca chiusa, cercate di inalare bruscamente attraverso il naso. La sensazione che proverete è un innalzamento del palato. Potreste produrre un lieve rumore gutturale. Eseguite velocemente quattro serie di cinque ripetizioni, con un intervallo di 5 secondi tra ogni serie.

Es. 3: estensioni intervallate: sporgendo la lingua fuori dalla bocca quanto più possibile, fate dei respiri lunghi e profondi attraverso il naso. Ripetete 20 volte.

  • Rafforzamento dell’ipofaringe: la gola è un condotto muscolare che si estende dal retro della bocca alla laringe e collassa facilmente a causa di fattori quali la pressione esterna (massa grassa nel collo).

Es. 1: deglutizioni: deglutite 10 volte consecutivamente a bocca chiusa il più energicamente possibile (è molto più difficile di quanto si creda, ma vi invitiamo a prendervi tutto il tempo necessario e insistere).

Es. 2: suoni acuti: tirando fuori la lingua il più possibile, fate un respiro profondo e producete un suono acuto, come se steste facendo gargarismi d’aria. Continuate per 30 secondi. Potete farlo a basso volume, così non sveglierete tutta la casa!

Es. 3: i “boa”: fate un movimento di deglutizione completo ma fatelo durare 5 secondi. Mantenete quanta più pressione possibile in gola per tutta la durata e ripetete 5 volte. La cosa fondamentale per eseguire bene questo esercizio è una deglutizione lenta e controllata.

  • la SCORCIATOIA COMBINATA: poiché l’impegno è essenziale per ottenere i risultati desiderati, anche le persone che fanno fatica a eseguire l’intera routine devono pur iniziare da qualcosa e, pertanto, abbiamo ideato un esercizio introduttivo divertente ma breve ed efficace per incominciare. Sebbene l’uso di questo esercizio da solo rechi alcuni benefici al russare, per ottenere il massimo dei risultati consigliamo di adottare man mano tutti i 9 esercizi quotidiani delineati in precedenza.

Es: iniziate spalancando la bocca e sporgendo in fuori la lingua il più possibile. Mantenendo queste due posizioni, iniziate a muovere la lingua in estensione eseguendo un movimento dall’alto a basso e ai due lati. Dopo due rotazioni, iniziate a canticchiare l’inno nazionale nel tono più acuto che vi riesce e continuate fino alla fine del brano o per un intervallo di almeno due minuti, a seconda di quello che finisce prima! (8)

BIBLIOGRAFIA e LETTURE CONSIGLIATE:

  • Patrizia Bruschetto, DO m. ROI, e Amica
  • FESTA F., REZZA S., COMPARELLI U., RANAUDO P.: “Elementi di gnatologia clinica”, Ed. Marrapese, Roma, 2007.
  • Frank H. Netter , M.D. :“Atlante di Anatomia Umana”, quarta edizione, Ed. Elsevier, 2012.
  • A. Chantepie, J.-F. Pérot, “Anatomia & osteopatia, basi anatomiche per osteopati”, Ed Piccin, Padova, 2016.
  • Roberto Pagliaro: “Osteopatia viscerale, il sistema pneumofonatorio e cardiovascolare”, Ed Edra, 2018.
  • Cristian Ciranna-Raab, Andrea Manzotti: “La medicina osteopatica in pediatria”, Ed Edra, 2019.
  • Paul Pitchford:  “Il cibo della salute”, Ed Enea, 2019. 
  • Mike Dilkens, il santo patrono dei russatori, A. Adams – Daily Telegraph “Stop al russare, un metodo facile”, Armenia.